Caldo eccessivo – Cosa Fare

Associazione Gruppo CB Tigrotto Villa Potenza


COSA FARE IN CASO DI CALDO AFOSO

Complice anche il cambiamento climatico, negli ultimi anni le estati hanno presentato temperature molto elevate e per lunghi periodi di tempo, provocando una vera e propria “emergenza caldo“.

In queste condizioni, le persone che maggiormente soffrono questo disagio sono gli anziani e i bambini, aumentando le condizioni critiche di salute, gli accessi al pronto soccorso, il numero di ricoveri e anche i decessi.

RICONOSCERE I SEGNALI DI ALLARME

I primi segnali di sofferenza dovuti al caldo sono:

  • Senso di spossatezza
  • Debolezza
  • Mal di testa
  • Temperatura corporea elevata
  • Sete intensa
  • Perdita di conoscenza
  • Crampi muscolari
  • Tachicardia

In presenza di questi sintomi è necessario

  1. Distendere immediatamente la persona colpita dal malore in un luogo fresco
  2. Sollevarle le gambe in alto,
  3. Idratarla con dell’acqua e bagnarle il viso per abbassare la temperatura corporea.
  4. Nel caso in cui la persona colpita da malore non si riprende contattate immediatamente il 118.

ALLERTA PER ONDATE DI CALORE

BOLLETTINO DI ALLERTA ONDATE DI CALORE

Per il fenomeno “Ondate di Calore”, la Regione Marche ha previsto 4 livelli di allerta.

 

CONSIGLI UTILI PER AFFRONTARE IL CALDO ECCESSIVO

 

  • Bevete molta acqua (almeno un litro e mezzo al giorno): bevete anche se non ne sentite il bisogno. Soprattutto negli anziani la percezione della sete è limitata.
  • Limitate gli alcolici, lo zucchero, le bevande gasate dolci ed anche il caffè: sono diuretici e causano perdita di liquidi anziché rimpiazzarli
  • Evitate di uscire nelle ore più calde (dalle 12:00 alle 17:00).
  • Evitate l’attività fisica quando il caldo è torrido. Semmai praticatela la sera, dopo il tramonto.
  • Fate pasti leggeri e frequenti, con cibi ricchi di calcio e potassio, masticando con cura per facilitare la digestione.
  • Mangiate molta frutta e verdura: in estate c’è bisogno di meno calorie rispetto alla stagione invernale.
  • Se abitate da soli e siete anziani o malati, mantenete un contatto giornaliero con una persona di fiducia.
  • Vestitevi con abiti leggeri, non aderenti, in tessuti naturali (cotone, lino) non sintetici. Utilizzate un copricapo per ripararvi dal sole.

QUALI SONO I RISCHI PER LA SALUTE?

 

Il caldo afoso, soprattutto se associato a umidità elevata può, specialmente nelle persone anziane, favorire il peggioramento delle condizioni di salute fino a vere e proprie malattie.

L’aumento della temperatura provoca:

  • Abbassamento della pressione sanguigna,
  • Malattie respiratorie,
  • Problemi venosi,
  • Colpo di calore,
  • Colpo di sole,
  • Disidratazione,
  • Crampi.

Il caldo eccessivo determina una vasodilatazione periferica soprattutto dei vasi cutanei (la regola è più il vaso sanguigno è largo cioè dilatato, minore sarà la pressione sanguigna).

Questo può essere particolarmente pericoloso per alcuni soggetti che soffrono di scompenso cardiaco, in quanto con l’eccessivo caldo può provocare un collasso, quando naturalmente i vari meccanismi di compenso sono gravemente compromessi.

I soggetti che soffrono di patologie respiratorie a causa dell’effetto serra possono aumentare l’esposizione a inquinanti ambientali: tipo ossido di azoto, ozono, idrocarburi, monossido di carbonio, polveri di metallo ecc. con conseguente peggioramento della malattie respiratorie.

Soggetti che soffrono di vene varicoseflebitigonfiore alle gambe, quindi con problemi venosi, devono assolutamente evitare di esporsi direttamente al sole, in quanto tale esposizione può aggravare l’insufficienza venosa e favorire la rotture dei capillari.

Un fattore molto importate da considerare è il tasso di umidità. Un elevato tasso di umidità (superiore al 60-70%) può determinare malori che, paradossalmente, possono non verificarsi con temperature più elevate, ma in assenza di umidità (ad esempio nel deserto).
L’umidità eccessiva non consente al sudore di evaporare dal nostro corpo e quindi di abbassare la temperatura corporea.

Nelle persone anziane nelle quali le capacità di adattamento dell’organismo sono ridotte, può manifestarsi il colpo di calore, con irrequietezzamal di testaronzii alle orecchie: la temperatura corporea aumenta fino a 38° o più, pertanto il respiro è accelerato, il cuore batte affannosamente, le pupille tendono a dilatarsi, la pressione sanguigna si abbassa fino al collasso.

Perchè quando fa caldo, ti manca l’aria?

Fa un caldo che non si respira!
Quante volte lo abbiamo detto, eppure l’ossigeno non manca, è sempre il 21% dell’aria.

Paradossalmente, si ha sensazione di maggiore ossigenazione in montagna, dove di solito è più fresco, nonostante la pressione atmosferica sia inferiore e di conseguenza anche la pressione parziale dell’ossigeno.

Ciò è dovuto semplicemente alla percezione dell’aria che attraversa la via aerea alta. Con una temperatura intorno ai 37° l’aria che attraversa bocca e naso non viene percepita dagli organi di senso proprio perché sono della stessa temperatura corporea.

Vuoi più informazioni sul tema?

Il Ministero della Salute ha attivato il numero verde gratuito 1500, attivo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20.
Il servizio garantisce risposte alle domande sugli effetti sulla salute del caldo e offre consigli per i problemi segnalati dai cittadini.

COSA FARE IN CASO DI EMERGENZA METEO?

 

 

COSA FARE IN CASO DI GRAVE CALAMITA’?

 

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE…

 

Qualche info…

Lo sviluppo sociale di una popolazione non può prescindere dal Volontariato e dalla figura del Volontario, che ne è parte fondamentale e imprescindibile.

 

Che cos'è la PROTEZIONE CIVILE

La Protezione Civile è il coordinamento delle attività necessarie a fronteggiare eventi straordinari che non possono essere arontati da singole forze ordinarie.

CHE COSA FA LA PROTEZIONE CIVILE

Previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione e superamento dell’emergenza sono le attività di protezione civile individuate dalla Legge n. 225 del 1992

 

QUANDO INTERVIENE LA PROTEZIONE CIVILE

La Protezione Civile non interviene solo in caso di emergenza!
Il suo compito principale è quello di garantire l’integrità della vita, dei beni, dell’ambiente, facendo PREVENZIONE e promovendo attività di sensibilizzazione.

QUANDO GUADAGNA UN VOLONTARIO DI PROTEZIONE CIVILE

I volontari della Protezione Civile non percepiscono alcuno stipendio. Tuttavia, i lavoratori subordinati che prestano soccorso, continuano a percepire il normale stipendio anche se impegnati nell’attività di volontariato.

I DIRITTI DEL VOLONTARIO DI PROTEZIONE CIVILE

Il volontario di protezione civile non percepisce alcun compenso, ma la legge lo tutela come lavoratore: in caso di addestramento o impiego, lo Stato rimborsa la giornata lavorativa al datore di lavoro pubblico o privato.

  • Il volontario di protezione civile è assicurato dalla propria organizzazione contro i rischi di responsabilità civile verso terzi, gli infortuni e le malattie professionali.
  • Le organizzazioni di volontariato di protezione civile possono richiedere il rimborso delle spese autorizzate sostenute dai propri volontari nel corso delle attività.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
  • D. Lgs. n.1 del 2 gennaio 2018, Capo V Riconosce il volontariato organizzato come struttura operativa del Servizio Nazionale della Protezione Civile, valorizzandone il ruolo e le capacità.
  • D. Lgs. n.117 del 3 luglio 2017 e successive modifiche Definisce il volontariato come attività personale, spontanea e gratuita e ne disciplina le forme associative.

SCRIVICI

Se hai bisogno di maggiori informazioni, compila il form
contatti… Ti risponderemo il prima possibile!