Alluvione – Cosa Fare

Associazione Gruppo CB Tigrotto Villa Potenza


COSA FARE IN CASO DI ALLUVIONE

Un’alluvione è l’allagamento temporaneo di aree che abitualmente non sono coperte d’acqua. Con questo termine si indica anche un evento catastrofico determinato da condizioni atmosferiche come piogge e temporali che durano per giorni o settimane.

Per questi motivi le inondazioni o alluvioni fanno parte di quel mondo delle calamità naturali che hanno un impatto drammatico sulla vita e le opere umane.

Lo scorrere imperterrito dell’acqua durante un’alluvione fa sì che con essa vengano trasportati grandi quantità di suolo, rifiuti e detriti che rendono la situazione ancora più grave e limitano l’aiuto dei soccorsi.

L’inondazione di tali aree può essere provocata da fiumi, torrenti, canali, laghi e, per le zone costiere, dal mare.

La piena di un fiume, o di un torrente, si verifica quando, a causa di piogge intense e prolungate, la portata d’acqua aumenta notevolmente rispetto al suo livello normale.
Nei centri urbani, gli allagamenti e i problemi alla circolazione stradale sono molto frequenti nel caso di pioggia intensa localizzata e prolungata, proprio perchè le reti fognarie non riescono a contenere l’acqua piovana in eccesso.

Se il maltempo e le piogge persistono, il rischio più grande è che gli argini dei corsi d’acqua non riescano a contenere l’aumento del flusso d’acqua, causando inondazioni e alluvioni nel territorio circostante.
Quando l’alveo del fiume ordinario, quello cioè in cui l’acqua scorre per la maggior parte del tempo, non basta più a contenere la portata, il fiume esonda allagando le aree circostanti. Sono le cosiddette aree alluvionali, dove l’acqua invade il territorio con un tempo di ritorno che può essere di giorni, mesi o decine di anni o addirittura secoli.

Le piene dei fiumi sono un fenomeno naturale, ci sono sempre state e servono a modellare il territorio, soprattutto attraverso la sedimentazione dei materiali (argilla, fango, sabbia). È grazie alle piene ed alle esondazioni dei fiumi se esistono le fertili pianure alluvionali!

Negli ultimi secoli però, proprio per le attività antropiche dell’uomo, le piene dei fiumi sono diventate un fenomeno pericoloso.
Le case costruite sugli argini, o nelle aree che storicamente venivano invase dalle acque, diventano così “a rischio”, ed è a quel punto che il fiume inizia a “far paura”.

COSA FARE IN CASO DI ALLUVIONE   

Come in tutti i casi di emergenza, conoscere il rischio di un corso d’acqua in piena, e la sua la potenziale evoluzione può fare la differenza e salvare delle vite.

PRIMA DELL'EMERGENZA

Sapere se la zona in cui vivi o lavori è a rischio alluvione ti aiuta a essere più preparato ed a prevenire le situazioni di pericolo.

Tieni a portata di mano medicinali salvavita e copia dei documenti più importanti (come la carta di identità), una torcia elettrica.

Consulta il Piano di Emergenza di Protezione Civile del tuo Comune per sapere dove si trovano le zone a rischio allagamento ma anche per conoscere le aree più sicure dove potersi recare durante un’emergenza.

DURANTE L'EMERGENZA

Se sei in casa

  • Sali ai piani superiori e aspetta l’arrivo dei soccorsi.
  • Se resti ai piani bassi, ricorda che in caso di alluvione, la cantina e il garage sono le prime zone della casa ad allagarsi, anche quando meno te lo aspetti.
  • Usa il telefono solo se necessario: tenere libere le linee è d’aiuto ai soccorsi.
  • Abbandona la casa solo se la minaccia di allagamento è grave. Ma prima: chiudi il rubinetto del gas e stacca la corrente elettrica. Indossa abiti e calzature che ti proteggano dall’acqua.

Se sei all’aperto

  • Stai lontano da ponti, fiumi e altri corsi d’acqua.
  • Evita anche pendii e scarpate: potrebbero esserci frane in atto.
  • Usa l’auto solo se davvero necessario e non percorrere strade già inondate.
  • Evita i sottopassaggi: il livello dell’acqua può essere più alto di quanto pensi e puoi rischiare di restare imprigionato dentro il veicolo.
  • Presta attenzione alla segnaletica stradale ed alle indicazioni fornite dalle autorità che gestiscono l’emergenza e coordinano i soccorsi.
  • Se ti trovi al mare evita di sostare sulle strade costiere e su moli, pontili e in prossimità della battigia.
  • Evita la balneazione e l’uso delle imbarcazioni e assicura preventivamente le barche e le strutture presenti sulle spiagge e nelle aree portuali.
DOPO L'EMERGENZA
  • Usa l’auto con prudenza: non transitare lungo strade allagate e fai attenzione anche nei tratti dove l’acqua si è ritirata.
  • A casa non usare apparecchiature elettriche prima della verifica di un tecnico.
  • Non utilizzare l’acqua finché non viene dichiarata nuovamente potabile e non consumare alimenti esposti all’inondazione.
  • Pulisci e disinfetta le superfici venute a contatto con l’acqua e il fango.

CRITICITA’ IDRAULICA

In base alla fenomenologia attesa, l’alluvione è l’effetto causato da una criticità “Criticità Idraulica”.

Il livello di allerta è classificato in base ai quattro colori.

ALLERTA VERDE

 

ALLERTA GIALLA

ALLERTA ARANCIONE

 

ALLERTA ROSSA

 

 

COSA FARE IN CASO DI EMERGENZA METEO?

 

 

COSA FARE IN CASO DI GRAVE CALAMITA’?

 

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I volontari della Protezione Civile non percepiscono alcun rimborso. La loro opera è prestata a titolo totalmente gratuito.
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I DIRITTI DEL VOLONTARIO DI PROTEZIONE CIVILE

Il volontario di protezione civile non percepisce alcun compenso, ma la legge lo tutela come lavoratore: in caso di addestramento o impiego, lo Stato rimborsa la giornata lavorativa al datore di lavoro pubblico o privato.

  • Il volontario di protezione civile è assicurato dalla propria organizzazione contro i rischi di responsabilità civile verso terzi e gli infortuni.
  • Le organizzazioni di volontariato di protezione civile possono richiedere il rimborso delle spese autorizzate sostenute dai propri volontari nel corso delle attività.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
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  • D. Lgs. n.117 del 3 luglio 2017 e successive modifiche Definisce il volontariato come attività personale, spontanea e gratuita e ne disciplina le forme associative.

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